Decreto Case Green: in cosa consiste e cosa comporta?
Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato il controverso decreto Case Green, che mira a rendere gli edifici più sostenibili e a ridurre i consumi energetici. Ma cosa prevede esattamente il decreto e come potrebbe impattare sulle nostre case?
Addio alle classi energetiche: verso una riduzione dei consumi
Attualmente, il decreto prevede che le ormai famose classi energetiche (dalla A alla G) siano sostituite da nuovi requisiti che andranno a toccare principalmente gli edifici più vecchi. L’obiettivo è quello di cercare di ridurre il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Divieto di installazione caldaie a gas a partire dal 2040
La direttiva prevede, inoltre, la messa al bando delle caldaie a gas metano a partire dal 2040, con un posticipo di 5 anni rispetto alla proposta iniziale della Commissione Europea (che contemplava l’inizio del divieto dal 2035). Tuttavia, già dal 2025 potrebbero essere vietati gli incentivi statali attualmente in vigore per le operazioni di installazione di questa tipologia di impianti.
Fotovoltaico: nessun obbligo per gli edifici civili
Per il momento non è previsto l’obbligo immediato di installare impianti fotovoltaici negli edifici residenziali di nuova costruzione o in quelli sottoposti a ristrutturazioni integrali. Vincolo che, allo stato attuale, interesserà soltanto gli edifici pubblici e commerciali sopra i 250 m² di superficie.
Quanto può costare adeguare la propria abitazione?
I costi per adeguare una casa alle nuove direttive possono variare notevolmente in base a diversi fattori, come la metratura, il tipo di interventi necessari e la presenza di incentivi. Secondo i dati raccolti da ENEA per il Superbonus, è possibile stimare una spesa di circa 90.000 euro, anche se questa cifra comprende gli elevati costi di progettazione e burocrazia che, a conti fatti, potrebbero essere notevolmente ridotti.
Deroghe e piani nazionali di ristrutturazione
È opportuno sottolineare che sono previste delle deroghe per edifici storici, di pregio artistico, di culto, per seconde case e unità immobiliari di piccole dimensioni. Ogni paese dovrà comunque creare un proprio piano nazionale di ristrutturazione, adattando la direttiva alle proprie esigenze specifiche.
Nessuna sanzione immediata per i cittadini
Al momento non è prevista alcuna sanzione per i cittadini che non adeguano le proprie case entro i tempi stabiliti. L’obiettivo della Commissione Europea è quello di accompagnare i proprietari in questo percorso di transizione energetica, fornendo loro gli strumenti e le agevolazioni necessarie, evitando di adottare un approccio di stampo punitivo o sanzionatorio.
Cosa ci aspetta?
In conclusione, il decreto Case Green rappresenta una sfida importante per rendere il nostro patrimonio immobiliare più sostenibile. Certamente i costi potrebbero essere significativi, e per questa ragione è importante che gli incentivi e le agevolazioni fiscali vengano adeguati per supportare i proprietari in questo impegnativo processo di modifiche e omologazione. È dunque auspicabile che i governi nazionali, compreso quello italiano, riescano a recepire velocemente la direttiva e mettano in atto piani di ristrutturazione chiari e duraturi nel tempo. Se, per l’occasione, stavi pensando di ridurre i consumi del tuo appartamento o di installare dei pannelli fotovoltaici, rivolgiti pure a noi di ABM Technology!